lunedì 29 settembre 2008

news dal mondo


si gridi allo scandalo!

terminata l'invasione delle mucche, si scopre che, con grande dolore, mancava proprio la più bella, la Highland. Unica razza bovina di cui la nostra Wonka potrebbe parlare bene e di cui potrebbe seriamente innamorarsi, scegliendola come fido animale domestico.


Noto, tra l'atro, una singolare somiglianza con la pettinatura di Babotti, di cui sotto.

ma siccome oggi sono allegretta, continuo con l'invettiva femminista soprattutto dopo che NSDR ci ha raccontato gli schizzi mentali di svariati ex-ex-ex. cose da fare venire il latte alle ginocchia, e non solo.
ultima, ma non meno degna di nota, qualcuno andrà a vendere moquette sul Golfo Persico dove il mercato "tira".

mercoledì 24 settembre 2008

sua maestà MUCCA

Barottini di tutto il mondo, UNITEVI!
tra qualche giorno la mia ridente cittadina sarà una stalla a cielo aperto. Per l'imminente invasione delle mucche, gli addetti ai lavori stanno già costruendo imponenti mangiatoie nel bel mezzo della piazza. Le strade saranno bloccate dai banchetti china town degni delle migliori fiere del nost bel Piemunt. Il dolce muggire allieterà le nostre gaudenti mattinate; la pavimentazione della piazza sarà allegramente coperta da fieno e fetenti "torte" di vaccina provenienza. AH!
Ma qui non siamo degli sprovveduti: per prepararci all'evento country, la geniale giunta ha benpensato di organizzare un allegro Raduno dei Cowboy con tanto di rodeo e sfilata dei cavalli, anch'essi tutt'altro che parchi nell'offrire i loro profumatissimi doni alla strada.
Apriti cielo.

dall'alto in basso


In questi lodevoli giorni di magra economica, mi sto dedicando alla nobile arte del cazzeggio.
Di studiare manco a parlarne; rimando il tutto ad un futuro molto prossimo all’annichilimento della mia preziosissima e fatiscente materia grigia.
Perché succede tutto questo?
Innanzi tutto va detto che sto maturando pensieri troppo grandi per essere attuati nel misero e ristretto spazio di ciò che sono stata capace a costruire finora. E quello che ho costruito non è certo degno di essere lodato come le opere di Piano o Wright: piuttosto sono palazzi sghimbesci aggrappati a cumuli di sabbie mobili. Non aiuta di certo il possedere tutta la serie di requisiti dello spaccone: “mani bucate”, “tutto fumo e niente arrosto”, etc…Sorvoliamo.
Un certo gusto nello svilire la mia persona ce l’ho. Trattasi di pessimismo congenito, ansia da prestazione o che dir si voglia: sta di fatto che se l’idea punta a 100, il superego hitlerianoautoflagellante mi trascina a quota 0 tendente alla sottomerda massimizzata. In sostanza mi autorizzo all’ottimismo purchè non concerna qualcosa che abbia a che fare con la mia vita.
Ho un’ esistenza –almeno spero- per arrovellarmi sul senso delle cose, di queste cose, e darmi delle risposte più o meno accettabili. Oppure non farlo affatto.
Ciò che mi spaventa è che, ogni giorno, corro il rischio di perdere ciò a cui tengo e che mi sta dando tanto più di quanto dovrei ricevere.


SPEGNERE IL CERVELLO.
FACILE.

Evviva l’arroganza dello psiconano che ci imbottisce le menti come panini con frivolezze nonsense, grottesche, squallide, prive di gusto estetico-pratico-intellettuale.
Evviva i capi griffati, stracci camuffati alta moda-bello-utile-funzionale.
Evviva i cibi liofilizzati mixati topomorto-sfetoranti-ludri-economici.
Evviva i videofonini, musicofonini, scemofonini, detestabili-adorabili-mutiformi e colorati aguzzini.
Evviva la sottocultura, Chi-Visto-Verissimo-Novella 3000, la musica tormentone, i testi senza sentimento, i libri e la letteratura senza forma.

No Martini, no Party.

Meglio Euripide, và!!!
[Coro]
- E’ oggi quel giorno fatale…
- Che vuoi dire?
- …in cui deve andare sotterra.
- Tu la mente e il cuore mi tocchi, ahimè.
- Quando soffrono i buoni è giusto che
si dolga chi
ha nobili sensi nel cuore.

martedì 16 settembre 2008

mai guardare Grey'S Anathomy, Chi l'ha visto e L'Isola dei Famosi in una solitaria serata di settembre

Lo spiazzo era il cortile della vecchia casa di Fabio.
Un grande tendone riparava un angolo della casa e del prato dal sole.
A poca distanza la sede di una qualunquissima scuola, la cui preside era niente popò di meno che la mia prof. di Arte Medievale.
La conferenza durava da un po'. Ho parlato anche io, credo, cercando l'attenzione dei presenti: in particolar modo attendevo che i due in fondo alla sala al tavolo rotondo smettessero di chiacchierare.
Al mio -e non solo- appunto per ottenere un po' di silenzio, il ragazzo attempato interrompe la sua conversazione, si alza, viene al tavolo dei confarenzieri e porge le sue scuse, non solo per la villania del suo atteggiemento, ma in generale per il comportamento scrauso di tutti i suoi compagni di scuola.

Taglio.

Sono nel cortile di Fabio in piena rivolta popolare: i ragazzi assediano la scuola, il discorsetto del vecchiardo non è piaciuto. Volano bastoni che rischiano di piombarmi sulla capoccia; i più coraggiosi lanciano tavoli e totem indiani. Mi domando dove abbiano preso tutta quella roba, ma ora non è il momento di cercare logica in questo caos. Afferro un pesante volume di un'enciclopedia e comincio a menare tutti quelli che mi passano sotto, scorrazzando per il prato. Non mi dilungo in complimenti, anzi: sfogo tutta la mia frustrazione verso i mediocri e facinorosi scaldabanchi. L' ostilità si trasforma in un fiotto di insulti conditi con randellate enciclopediche.
Sedata la rivolta si tiene una conclusiva riunione ove la preside, con gli occhi velati dalle lacrime, si rammarica per gli incidenti poco decorosi, ma sentenzia: "Voi contenstate la scuola. Però alla fine vi piace Baudelaire! e Foscolo! Quale riconoscenza avete???"

Qui gran finale- tadaaaaaaaaaaa- la giovani teste annuiscono di fronte alla vecchina invocando il santo perdono.

mi sveglio con le immagini nitide nella testa e la convinzione che se fosse stato reale ( a parte il finale, si intende), avrei voluto davvero picchiarli quei pidocchi smidollati. proprio nei giorni in cui appaiono articoli in cui sembra un reato bocciare gente menefreghista a scuola. mi riscopro dittatrice anni '20.
Avrò mangiato pesante????

domenica 14 settembre 2008

autunno

il sole cede il passo alla pioggia.
nuvole scure si stagliano all'orizzonte, la sera scende prima delle 20.00; la luce in cucina è presto accesa. i vapori del cibo caldo si condensano nella stanza. le gatte hanno il pelo gonfio e dormono nelle scatole per non essere investite dal vento.
giornate d'autunno.
domani cominciano le scuole, probabilmente con gli ombrelli aperti.
le vacanze sono davvero finite...devo ricominciare a studiare, ho già saltato troppi appelli. il lavoro presto si farà pesante.
stasera alla TV non c'è davvero niente degno di nota. impallidisco di fronte al nuovo (non troppo)format televisivo della rete del Berlusca, dove 12 donnette mettono in luce tutta la loro imbecillitè con l'illuminante aiuto della Dalla Chiesa e Garrison. WoW.
piuttosto ripenso alla splendida e fredda giornata in quel di Melle, ove ho trascorso tante ore serene con il mio splendido compagno di vita; alla serata strana di sabato, dove i pensieri si sono confusi con i vapori dell'alcool e con essi si sono aperti confronti di vita.

giovedì 11 settembre 2008

BRUCOMELA mon amour

arrotondando, direi che ciascuna delle componenti della banda abbia circa sei lustri di vita sul groppone.
a conferma di ciò, martedì sera LUNA PARK!!!!!

per cominciare bene la serata io e le Wonka ci siamo sparate una cena leggera leggera a base di untuose specialità cinesi -e qui ringrazio il Costa il quale mi ha permesso di ottenere altri due punti sulla scheda alta fedeltà del ristorante- e crèpes (so che non si scrive così) nutellose, il tutto consumato alla velocità della luce. in un breve lasso di tempo ci siamo recate con grande gaudio ad assistere allo spettacoloooooooooooone pirotecnico presso il Foro.

Gli anni passano, i miti invecchiano e così anche questo evento ha cominciato a percorrere la propria parabola discendente, pronto per l'imminente sfacelo.

ciò nonostante ci siamo consolate sperperando il nostro personalissimo denaro sulle giostrine che invadevano le piazze della capitale del Marchesato.

la prima tappa è stata la casa del circo, luogo in cui non abbiamo neppure dovuto avere l'alibi di portar qualche bimbo, visto che era gremita di adulti carià 'd buntemp come noi...
dunque su e giù per le scale, labirinti di plexiglass, scivoli claustrofobici e getti d'aria compressa.
ogni volta è come se fosse la prima, l'emozione non si può contenere...e così, in piena regressione neuronale, ci siamo trasferite sullo spericolato Brucomela. quattro bagorde in mezzo a bambini tra i 3 e gli 8 anni, pronte a rallentare la salita del povero carretto grazie ai loro dolci pesi e a rischiare la vita nel curvone, visto che non riuscivamo nemmeno a tenere fisicamente le gambe dentro lo scomparto baby della giostra.
quale immenso divertimento, però!
la bimbe davanti me e la madama Butterfly continuavano a girarsi con fare sospetto, ridendoci palesemente in faccia. come dar loro torto???

scese ancora vive dal trabiccolo giallo, non potevamo non mescolarci alle marmaglie tamarre di piazza Calosso. visto che nessun moroso guadagnava punti tirando alle giostrine dei pupazzi, ci abbiam pensato da sole. e via gli euri dai portamonete per vincere tristi peluche da quattro soldi che si incendiano solo a guardarli.

purtroppo un bel gioco dura poco e presto siamo tornate alle nostre tristi vite, senza aver consumato un ultimo barbapapà, ma dopo aver ascoltato i deliri mentali di taluni personaggi al Ratatoj...

martedì 9 settembre 2008

life is too short...

stamattina, mentre mi recavo baldanzosa al lavoro con la mia vintage bike, una tipa al volante ha asfaltato un signore proprio sotto i miei sensibilissimi occhi (Ebio sa).
BUM! colpo secco e signore esanime a terra, tipa sconvolta e deliqui vari. non potevo fermarmi, ma mi son presa un attimino caga pure io.
oggi alla cassa un tipo ha iniziato a rompere i cabbasisi perchè i prodotti non son prezzati bene e bisogna chiamare in box, e si rallenta la fila. mi ha minacciato dicendomi che non sarebbe più venuto a comprare lì (sai che mi frega caVo, mi pagano lo stesso).
di fronte a Cristi e Madonne che uscivano dalla bocca sdentata, avrei voluto dirgli di farsi furbo, che c'era gente che stava ben peggio, tipo il tizio che forse, se non gli è andata di culo, è pure morto (in un posto indegno, , vicino ai cassonetti del verde).
ovviamente non gli ho detto nulla di che a parte il fatto che non ne potevo niente.
mi chiedo quanto il dio consumismo ci stia fracassando le meningi, siamo tutti nervosi per delle minchiate senza senso e poi nella distrazione dei nostri pensieri fetidi prendiamo sotto le persone.
suvvia, mi duole dirlo, ma ci ha ragione Tricarico: ci vuole una vita un po' più tranquilla.

martedì 2 settembre 2008

vintage

Quando avevi appena deciso che la tua carriera universitaria non sarebbe stata altro che il fantasma di se stessa, sbucano come funghi proposte di master in giro per l'Italia.
Prezzi poco modici, ma luoghi d'incanto.
Ultima tra tutte ,or ora, Venezia.
Giornata uggiosa preludio dell'autunno in arrivo.
Gioisco per il nuovo impiego, la nuova bici usata (io dico vintage) appena comprata, i gatti, i pastrugni economici, le visite mediche a raffica che mi aspettano.
Un po' meno per le tonnellate di carta stampata che giacciono sulla scrivania, regno di nebbie e polveri sottili.
Tra l'altro comunico solennemente di aver guadagnato il titolo di COGNATA.