sabato 12 maggio 2007

tavole di legno

Dionisiaco ed Apollineo sono i due impulsi dell’anima greca; ma mentre il dionisiaco è una sorta di forza vitale, di divenire caotico, che permea la nostra stessa realtà, l’apollineo è il principio della forma che cerca di razionalizzare e dare ordine al divenire. Il mondo è pervaso dall’alternanza di questi opposti Apollo e Dioniso e conseguentemente caos-forma, divenire – stasi e guerra e pace. Dove con guerra si intende distruzione di ordine, impulso incontrollato e per pace contrariamente creazione di ordine, sistematicità.....

Per Nietzsche occorre rompere con la tradizione passata che tendeva a trasporre il mondo vero in un mondo altro, pacifico, ordinato, perfetto, occorre fare il salto, la scelta di vivere in questo mondo, in questa realtà, senza dover fuggire per timore del caos dionisiaco che lo permea ma con la volontà di vivere a pieno in essa diventando da uomini superuomini capaci di accettarne le contraddizioni presenti.
La caratteristica basilare dell’oltreuomo nietzschano è la volontà di potenza, essa è il modo di essere stesso del superuomo, egli si fa libertà creatrice, e dal momento che l’oltre uomo, proprio perché oltre, ha superato i vincoli religiosi e metafisici che caratterizzano l’uomo normale, allora può finalmente costruire da sè la propria esistenza, ordinare autonomamente la caoticità del mondo, sentendosi così soltanto realmente libero; l’oltre uomo non rimanda ad una realtà altra il senso dell’esistenza che non può essere trovato se non nel mondo in cui vive. Il superuomo è colui che non accetta verità ma crea "verità" nella consapevolezza che essa implica la presenza dell'errore.

Nietzsche spiega come la volontà di potenza abbia bisogno dello scontro e come il superuomo si definisca e si rafforzi attraverso il contrasto, che è il senso della vita, per sussistere e per accrescersi. Si formerà quindi secondo Nietzsche una razza più forte che a partire da questo presupposto "detrarrà" forze da una società sempre più massificata e livellata. Tanto più si compirà velocemente il processo di livellamento tanto più facilmente potrà aprirsi "l’abisso" che consentirà l’emergere di "una razza più forte" si originerà una razza superiore con un sovrappiù di forze che eserciterà rispetto alla moltitudine livellata il pathos della distanza.

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No.
Non in questa realtà.

E' tempo di smettere di filosofeggiar, per quanto stimolante et interessante. E' ora di viverla la vita e sbatterci la faccia contro e prendersi le proprie responsabilità, che ci piacciano o meno.
Con gli eventi, certi, bisogna scenderci a patti.
L'uomo che vive in fino in fondo tutte le contraddizioni come se fossero cosa ovvia, non può esser un uomo inserito in un contesto sociale e, secondo me, non godrà mai di un attimo di felicità, poichè tutto è concesso e nulla è conquistato.

Te lo domandi, ed infatti ne esci sconfitto ed irrequieto.

Lo sai. All'ideale si può tendere, ma non lo si raggiunge mai.

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Corri, ridi e godi di quello che hai.
Poniti meno quesiti se questi hanno la parvenza di esser inutili: ti conducono solo alla confusione.
Il troppo ragionare ti fa perdere il bello che hai davanti agli occhi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

io filosofeggio :(