lunedì 26 novembre 2007

diet system (...voglia di qualcosa di buono...)


Alla facciazza di quei fetentoni che propongono sistemi per diventare filiformi, mi piego alla dieta ipercalorica antidepressiva che consta in una percentuale assai alta di cioccolata da consumarsi durante il normale svolgimento della giornata.
Questa, oltre ad esser particolarmente gradita al palato, genera una buona quantità di calorie in soccorso all'alto dispendio quotidiano, laddove si richiede la necessità di un notevole sforzo per sopportare il gelo... inutile dire che occorrerebbe uno strato di grasso per ripararsi dagli spifferi del mio regno nelle alte sfere.

Birthday

Ecco alcune photos fresche fresche di scaricamento riguardanti la serata del 24.11, giorno in cui la distanza anagrafica tra me e il Babo è passata da tre a due anni.
E' in serate così che si compie la magia: il miglior palliativo per l'emicrania è l' alcool. In un marasma di occhiaie, fumi e vodka (e amaro alle erbe e vino e crema al whiskey e birra) i nostri -e il Nostro- hanno dato prova del loro talento come ballerini (chiaramente dopo l'esibizione degli occitani Gai Saber), nonchè come spogliarellisti davanti ad un esiguo pubblico già ampliamente abituato a scenette di genere come queste. Visti gli sviluppi, la macchinina digitale è stata sapientemente imboscata al fine di evitare quegli scatti ibarazzanti in cui si rischia di immortalar putenda altrui senza apparente motivo (se non derisorio).
Ne consegue una breve carrellata degli scatti più significativi, ma sempre casti. E non si dica che non siamo fotogenici!!










mercoledì 14 novembre 2007

Grazie Sporcy

Finalmente anni di duro lavoro in laboratorio con seghetti, morsetti e circuitini elettrici si sono rivelati utili. Non mi dilungo sulle improbabili ore di disegno tecnico in cui la compare Wonka si dilettava in ben altre attività fuorchè quella di realizzare poligoni più o meno regolari sul foglio squadrato.
MA.
Giust'appunto 2 giorni fa l'interruttore maggico della Caldaia si è schiantato a terra, laciandoci senza acqua calda.
Ed ecco che Magonza in tony e cacciavitini ha smontato e riparato il danno elettrico suscitando il clamore delle coinquiline che, colpite profondamente dal gesto eroico, hanno osannato le mie poco femminee doti tutta la serata.
Grazie Sporcy. Tutto questo è merito tuo!!!!

domenica 4 novembre 2007

La DuRa LeGgE del POGO.

Ancora una volta la natura fa esattamente il suo corso.
Chi nasce forte, sano, svitato ed è giovane, dannatamente giovane ha la meglio sulla massa di individui tremolanti e vagamente danzerini al suo fianco.
Funge così negli annuali raduni di invasati d'oc, sapientemente giostrati dal capobranco Sergio, ogni volta più sverso e petulante nei suoi discorsi secessionisti filocomunispadani, che istiga la massa al pogo da sfracello dopo aver sapientemente parcheggiato qualche povera vecchina sua ospite davanti alle transenne in prima fila sotto il palco, aumentando così il rischio di prematura o anticipata dipartita delle suddette.
La festa che da copione propone tanta birra scadente, piedi indolenziti e tanto sudore (persino le pareti, conscie della loro potenzialità materica, riversano i loro e nostri umori, ampliamente condensati sulla superficie) mi ha permesso di osservare ancora una volta la mancanza di senno di alcuni personaggi. Le già citate vecchiettine dalla pettinature viola-bluastre screziate d'argento si ritrovavano circondate da dei ganzi da paura-cinquantenni o poco più- di ogni vallata, in elegante mise canotta azzurra a coste con giacca beige di microfibra , jeans ascellari con cintura in cuoio, mocassini con calzino bianco(i più fashion con le SDADIDAS o le REEBOK bianche lustre) che si mettevano in posizione d'attacco per parare i colpi dei poganti. L'ostinazione nel prendersi sberle e gomitate era da ammirare. Non paghi, inveivano contro i giovani con colorite bestemmie urlate all'aria umidiccia, satura di suoni vibranti e rumori (illusi forse di esser uditi). Essere menati per osservare in prima fila svariati ciucchi sul palco, consci del fatto che ad ogni raduno si incorre in tale rischio anche se si balla, è roba da folli.
Farsi da parte è inconcepibile, l'orgoglio non lo permette. E così si esce con braccia e gambe burenfie, maledicendo la gioventù irrispettosa. Che poi ci fossero stati loro al posto, avrebbero fatto lo stesso.
La Calì, rapita dal Costa elettrico dopo la sua parte di concerto, è finita in mezzo alla marmaglia delle prime file. Sopravvissuta a svariati colpi, è caduta sotto la gomitata del suo degno e sudatissimo compare che, prendendola in piena faccia, l'ha costretta alla ritirata. L'ha consolata dicendo che tanto i denti sotto non servono, bastano quelli sopra.
Mi fregio anche del premio alla carriera nella categoria pala bassa, per aver raccolto gli inviti dei peggiori e luridi e suonati ballerini della serata. Notevoli gli sfottò e le facce derisorie di Nostra Signora e Compare durante la mia performance danzerina assieme ai suddetti bambu-ballerini.
Ringrazio la Coca e Havana, nonchè la birra alla castagna per aver fatto sembrare tutto più pulito e divertente.