venerdì 28 novembre 2008

la parabola del divo

della serie facciamo i fighi.
perchè spesso dire: "vado alla cinerassegna" è sinonimo di " minchia, quanto sono intellettuale".
se poi il film in questione è di quelli impegnatissimi, stile Gomorra, sulla devastata vita politica e sociale del nostro Paese, allora la quotazione di fighettitudine sale alle stelle.
indi per cui, spinti da curiosità, da critiche piuttosto positive( salvo quelle dei diretti interessati) e una buona dose di staseranonhodimegliodafare, io, la Wonka & brothers ci siamo recati al vecchio cine Aurora molto nuovo cinema Paradiso, salvo le poltrone ultra confortevoli e l'intrattenimento musicale sempre vario (Pausini-Ramazzotti-Anatonacci-De Andrè).
Alla cinerassegna c'è sempre un sacco di gente ovviamente impegnata, giovani di sinistra multicolor, qualche signore di mezza età dall'aria seriosa, drappelli di madame che spettegolano attendendo l'inizio del film. L'osservatore attento noterà le ultime novità nell' ambito degli inciuci di gente pressochè sconosciuta, ma nota per esser stata protagonista di storielle improbabili dal finale porno-soft o con la quale si è fatto qulche campeggio parrocchiale anni addietro e di cui si ricorda, stranamente, qualche singolare abitudine ( urla nella notte, utilizza 100 cremine viso al giorno, puzza etc, etc...). molte coppie nascono alle cinerassegne: film di qualità, prezzi contenuti e l'immancabile dibattito da fini intellettuali che segue la proiezione. Appare spesso evidente che tutto ciò non sia altro che un espediente per apparire interessanti all'occhio dell'incauto/a preda del giorno. la speranza è di finire la sottile discussione sui massimi sistemi in luoghi ben precisi.
ma non divaghiamo.
dopo il rito della sparlatio - soprattutto dei vicini sfetoranti- si sono abbassate le luci in sala e tutti attenti abbiamo seguito i primi atti di una storia interminabile...tutto è andato bene fin quando la combinazione poltrona-freddo-trama avvincente(?) non hanno dato avvio ad una letale reazione chimica secondo cui l'aria si trasforma in etere e tutto comincia a vorticare, a partire dagli occhi. Le palpebre di ghisa, le pupille a spillo, la testa pesante come un tricheco. BAM!!!! tutto si fa bellissimo morbidissimo di cotone e lana e sei belle che nel mondo dei sogni. Recuperando un filo di dignità, il fantasma delle mia anima mi ha dato una scrollata colossale spingendomi ad aprire gli occhi quel tanto che bastava per sembrare sveglia. ma le parole erano confuse, avevo perso chissà quanto del film e non era nemmeno finito il primo tempo. Lottando miseramente contro Morfeo son riuscita ad arrivare fino all'intervallo. Qui ho sfoggiato una certa baldanza con qualche "ah, c'è da dormire...uhm..soporifero", ma negando con forza la caduta di stile.
non appena calate le luci e ripreso il dramma cinematografico, non ho più resistito. La gravità ha fatto il suo lavoro, son finita lunga, stirata e ronfante sulla poltrona. In un attimo di lucidità ho aperto gli occhi rivolgendo allarmati sguadi alla mia fila di compari e....GAUDIO!!! tutti dormivano beatamente con un sorriso anglico sulle labbra. e così ho ripreso il mio sogno.
perchè tanto siamo dei fighi, anche quando dormiamo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Io l'ho sempre sostenuto di essere figa!

Anonimo ha detto...

hihihi!!!
le mie due intellettuali preferite!